Il tuo viaggio inizia adesso tra grotte da esplorare e segni da capire ed ammirare in tutta la loro stupefacente bellezza....
PAROLE CHIAVE...
...REALISMO nella pittura rupestre
...SCHEMATISMO nell'arte neolitica
...REALISMO nella pittura rupestre
...SCHEMATISMO nell'arte neolitica
PREISTORIA
Con il termine preistoria si indica un periodo di tempo vastissimo: dalla comparsa dell'uomo sulla terra ( due milione di anni fa!) alla scoperta della scrittura (3500 anni fa).
Ma quando inizia l'arte?
Le prime tracce risalgono al Paleolitico (età della pietra antica), circa 35000 anni fa.
Da allora l'uomo non ha più smesso di lasciar segni d'arte del proprio passaggio.
Possiamo suddividere la produzione artistica della preistoria in due grandi periodi che corrispondono al paleolitico ed al neolitico.
Da questo momento in poi l'arte sarà strettamente connessa alla vita quotidiana degli uomini.
Con il termine preistoria si indica un periodo di tempo vastissimo: dalla comparsa dell'uomo sulla terra ( due milione di anni fa!) alla scoperta della scrittura (3500 anni fa).
Ma quando inizia l'arte?
Le prime tracce risalgono al Paleolitico (età della pietra antica), circa 35000 anni fa.
Da allora l'uomo non ha più smesso di lasciar segni d'arte del proprio passaggio.
Possiamo suddividere la produzione artistica della preistoria in due grandi periodi che corrispondono al paleolitico ed al neolitico.
Da questo momento in poi l'arte sarà strettamente connessa alla vita quotidiana degli uomini.
ARTE PALEOLITICA
L'espressione artistica principale del paleolitico è l'arte rupestre, cioè pitture e incisioni realizzate nelle parti più buie e nascoste delle grotte.
Esse rappresentano in modo assai realistico bisonti, cavalli, cervi e intere battute di caccia, dipinte con le dita, con piume d'uccello o pennelli rudimentali ed utilizzando colori di origine vegetale come il carboncino nero, ricavato dal carbone di legna e gli ocra delle terre mescolati a leganti quali acqua, succhi vegetali o grasso animale.
In questo lunghissimo periodo di tempo in cui l'uomo è nomade, vive di caccia e si ripara nelle grotte, le manifestazioni artistiche assumono una funzione magico-religiosa: ad esse l'uomo del paleolitico attribuiva il potere "magico" di assicurare una buona caccia o di impadronirsi della forza dell'animale raffigurato.
Queste splendide pitture rupestri avevano, dunque, un valore propiziatorio.
Anche le Veneri (piccole figure femminili in osso, pietra o terracotta) dai tratti fisici esasperati erano un auspicio di fecondità, usate per augurare fertilità sia all' essere umano che alla terra fonte di vita.
Queste splendide pitture rupestri avevano, dunque, un valore propiziatorio.
Anche le Veneri (piccole figure femminili in osso, pietra o terracotta) dai tratti fisici esasperati erano un auspicio di fecondità, usate per augurare fertilità sia all' essere umano che alla terra fonte di vita.
ARTE NEOLITICA
Quando l'uomo impara ad allevare il bestiame, a coltivare la terra ed a pescare non sente più l'esigenza di spostarsi per seguire gli animali, fonte si sopravvivenza.
Si ferma in un luogo, solitamente vicino a corsi d'acqua, e inizia a costruire i primi villaggi.
Cambia la vita, cambiano i segni artistici: il passaggio da una vita nomade ad una stabile ha conseguenze profonde sull'arte.
Le forme prima somiglianti agli animali, disegnati con dovizia di particolari (resa naturalistica), adesso si appiattiscono e diventano stilizzate, cioè si disegnano solo le caratteristiche principali.
Pian piano si passa da una raffigurazione naturalistica ad una sempre più geometrica, nella quale si riducono le forme di uomini, animali e cose.
Alle pitture si preferiscono le incisioni proprio per la maggiore immediatezza di esecuzione e comunicazione.
Non ci sono i rossi e i bruni del paleolitico, ma semplici graffi sulle superfici rocciose.
Perchè? L'uomo del neolitico vive con altri uomini in un sistema più organizzato e non crede più che un disegno possa avere poteri soprannaturali: l'arte perde la sua funzione magica e diventa decorativa.
Quando l'uomo impara ad allevare il bestiame, a coltivare la terra ed a pescare non sente più l'esigenza di spostarsi per seguire gli animali, fonte si sopravvivenza.
Si ferma in un luogo, solitamente vicino a corsi d'acqua, e inizia a costruire i primi villaggi.
Cambia la vita, cambiano i segni artistici: il passaggio da una vita nomade ad una stabile ha conseguenze profonde sull'arte.
Le forme prima somiglianti agli animali, disegnati con dovizia di particolari (resa naturalistica), adesso si appiattiscono e diventano stilizzate, cioè si disegnano solo le caratteristiche principali.
Pian piano si passa da una raffigurazione naturalistica ad una sempre più geometrica, nella quale si riducono le forme di uomini, animali e cose.
Alle pitture si preferiscono le incisioni proprio per la maggiore immediatezza di esecuzione e comunicazione.
Non ci sono i rossi e i bruni del paleolitico, ma semplici graffi sulle superfici rocciose.
Perchè? L'uomo del neolitico vive con altri uomini in un sistema più organizzato e non crede più che un disegno possa avere poteri soprannaturali: l'arte perde la sua funzione magica e diventa decorativa.
Costruzioni megalitiche.
Con questa espressione si intendono tutte le opere realizzate in età preistorica con grandi pietre, megaliti appunto (dal greco megas = grande e lithos = pietra), infissi nel terreno.
Avevano funzione religiosa ed erano spesso destinati ad usi funerari.
Sono di tre tipi:
- menhir, pietra isolata conficcata nel terreno;
- dolmen, trilite ( tre pietre) formato da due massi verticali ed uno orizzontale;
- cromlech, circolo megalitico di dolmen e menhir.
Stonehenge, patrimonio UNESCO dal 1986, è uno dei cromlech più noti e risale a circa 3200 anni fa.
I suoi grandi massi sono curiosamente allineati ai punti di solstizio ed equinozio, il che fa pensare che l'intero complesso fosse un grande osservatorio astronomico.
Con questa espressione si intendono tutte le opere realizzate in età preistorica con grandi pietre, megaliti appunto (dal greco megas = grande e lithos = pietra), infissi nel terreno.
Avevano funzione religiosa ed erano spesso destinati ad usi funerari.
Sono di tre tipi:
- menhir, pietra isolata conficcata nel terreno;
- dolmen, trilite ( tre pietre) formato da due massi verticali ed uno orizzontale;
- cromlech, circolo megalitico di dolmen e menhir.
Stonehenge, patrimonio UNESCO dal 1986, è uno dei cromlech più noti e risale a circa 3200 anni fa.
I suoi grandi massi sono curiosamente allineati ai punti di solstizio ed equinozio, il che fa pensare che l'intero complesso fosse un grande osservatorio astronomico.
DAL WEB...
Splendido sito interattivo patrocinato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese.
Una bella passeggiata virtuale all’ interno delle Grotte di Lascaux, per ammirare le splendide pitture rupestri della "Cappella Sistina del Paleolitico".
Una bella passeggiata virtuale all’ interno delle Grotte di Lascaux, per ammirare le splendide pitture rupestri della "Cappella Sistina del Paleolitico".
Sito ufficiale sull'arte rupestre della Val Camonica, patrimonio mondiale dal 1979: all'interno trovi il link per scaricare gratuitamente la App "Valcamonica Rock Art"!
CURIOSITA'...
..." Da Altamira in poi tutto è decadenza e nessuno di noi è in grado di dipingere così bene".
Sono parole di Pablo Picasso, ammirato dalla forza, dall'energia e dall' essenzialità che traspare dalle pitture rupestri, così lontane da noi ma così vicine al linguaggio dell'arte contemporanea.
.....il segno stilizzato che ricorre maggiormente nelle decorazioni del Neolitico è la spirale, che ricorda probabilmente, i recinti usati per la conta degli animali.
Nel Medioevo, quando demoni,fate, elfi e folletti affollavano l'immaginario popolare,si credeva che menhir, dolmen e cromlech fossero dei giganti pietrificati.
Goffredo di Monmouth racconta che fu Mago Merlino, su ordine di Re Artù a trasferire dall'Irlanda a Stonehenge il grande complesso circolare di pietre!!!